Io ho poche regole, in parte sono nate per l'educazione che ho ricevuto sia a casa sia nel dojo, ma il resto sono regole MIE, regole che mi sono imposto, ma non dall'oggi al domani, sono regole dettate dall'esperienza, dalla vita che ho vissuto fin'ora. Mi sento fiero di averle e rispettarle, ci sono regole che possono essere infrante ma solo in casi limite e sarò sincero le ho infrante. Questa tipologia di regole sono come un sigillo, già un sigillo che rimane integro fino al limite e poi...viene strappato. Quando il sigillo si strappa, solo per quella specifica situazione o motivo..io non sono più dentro i miei schemi. E' un discorso un pò controverso lo so, regole che confutano altre regole...ma non è così. Come ho detto, il sigillo viene rotto in casi limite..quando la mia pazienza finisce..esattamente quando una giornata luminosa e serena, di colpo si trasforma in una bufera. Ho imparato a controllare il mio stato emotivo di bufera che pochi conoscono. Non sono il giudice degli altri, sono il giudice di me stesso, ma se il mio vivere diventasse una passeggiata all'inferno non a causa mia..ma a causa di una persona..beh so che con il tempo e il maturare delle cose..il sigillo immancabilmente si romperebbe. Difendo la mia persona, difendo la mia dignità di uomo, difendo il diritto di poter vivere felice, difendo il mio rispetto. Posso attendere silente, senza alcuna fretta. Attendere nell'ombra o al sole, poco importa, attendere..attendere ancora e poi..rivelarmi..colpire in nome di me stesso. Io non porgo l'altra guancia, attendo, medito, rifletto (piò sembrare strano ma è esattamente quello che io voglio mostrare..la parvenza di essere un impulsivo sempre) traggo le somme. Ho le mie regole, le rispetto. Rispetto l'amore e l'amicizia, rispetto per chi mi rispetta. Posso chiudere un occhio su chi manca nei miei confronti, uno occhio..non due. Non si fa il furbo su certe cose con me, sono regole che governano il mondo..lasciati mettere i piedi in testa e lo faranno sempre. Io toccai il fondo, ma sono risalito facendo forza su me stesso, solo su me stesso perchè ero solo e dovevo farlo da solo. E questo affrontare il minimo storico da solo mi ha reso più forte. Non mi si deve fare del male e continuare a farlo o tentare di continuare a farlo, io non porgo l'altra guancia. La mia reazione è inesorabile. Tutto ciò è opinabile, ma lascio le opinioni agli altri, non mi interessano. Credo di potermi reputare senza presunzione, d'essere buono..ma onestamente so anche essere cattivo senza pentimenti, perchè il mio stato cattivo emerge dopo aver riflettuto a lungo. So essere cattivo.
venerdì 18 aprile 2008
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